MONTESACRO: SFIORATO IL DRAMMA, BAMBINO DI TRE ANNI SCHIACCIATO DA UN TAVOLO DA PING PONG NEL CORTILE DELLA SCUOLA DON BOSCO

Apr 21, 2024 | News

Qualche giorno fa la signora Daniela chiama la nostra redazione infuriata informandoci di quanto segue:
“Il giorno martedì 9 Aprile 2024 alle 13:27 venivo chiamata da una maestra della Scuola dell’Infanzia capitolina di mio figlio Gabriele, avvisandomi che il bimbo aveva avuto un incidente nel cortile scolastico. Un pesante tavolo da ping-pong che era stato appoggiato lungo il muro perimetrale del cortile interno dell’Istituto era caduto durante il passaggio di mio figlio e lo aveva travolto, schiacciandolo e facendolo battere violentemente in terra. Lo avevano soccorso nell’immediato, mettendo del ghiaccio sulla testa perché aveva battuto pesantemente, e riferivano che sarebbe stato meglio portarlo in ospedale a fare un controllo, perché il bambino lamentava forti dolori. Ho avvisato subito mio marito che si è precipitato nell’immediato a scuola nel giro di pochi minuti ed io, arrivata verso le ore13:55 ho trovato mio figlio in braccio a mio marito che piangeva disperato e tremava dallo spavento.” Verificato da mio marito e dall’operatore dell’ambulanza, prontamente chiamata, che Il tavolo di ferro pesava novanta chili, era arrugginito, fatiscente, con viti staccati e privo di fermi alle ruote, Gabriele è stato portato al pronto soccorso dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù del Gianicolo, dove è stata eseguita immediatamente un RX del femore destro che evidenziava una frattura. Hanno poi eseguito ecografia addominale e deciso che sarebbe stato opportuno eseguire anche una TC encefalo, torace, da cui si è evidenziata area di contusione polmonare destra. Dopo la consulenza ortopedica hanno deciso di ricoverarlo sotto osservazione per poi eseguire ingessatura pelvi-podalica il giorno seguente. Come da lettera di dimissione dell’OPBG dovrà stare per almeno 45 giorni facendo regolari visite di controllo RX.” La signora Daniela in una telefonata fiume, ci ha spiegato che la dott.ssa Battisti, da quest’anno scolastico dirigente della Don Bosco, dopo che il Municipio ebbe effettuato dei lavori di adeguamento sulle scale inagibili e interdette alla materna dopo il Covid, per consentire di nuovo l’utilizzo anche alla materna, aveva espresso parere favorevole alla condivisione del cortile a giorni alterni fra gli studenti delle elementari e delle medie con i bambini della materna comunale. Una foto del giugno 2023 foto ha evidenziato che le attrezzature compreso il tavolo erano protette da nastri e al termine dei lavori, rimossi, fino a quel drammatico giorno in cui, rincorrendo una palla, Gabriele è stato travolto dal tavolo. Così riportano le maestre: “Mentre i bambini giocavano sotto la nostra sorveglianza, abbiamo sentito un grosso botto e ci siamo accorte che Gabriele era sotto il tavolo da ping pong”. Ci sono molti interrogativi da chiarire in questa vicenda. Come mai il tavolo da ping pong non era protetto? Come può un bambino di tre anni provocare la caduta di una struttura di 90 kg se non che fosse posta in modo precario? Come mai nessuno ha mai pensato che potesse essere un pericolo per i bambini, e che dovesse essere rimosso per consentire il pieno utilizzo per la materna? La dirigente Battisti rincorsa dalla mamma del bambino, addirittura con la richiesta di un appuntamento, ha affermato che il tavolo era lì da tempo, che ad ogni utilizzo veniva appoggiato all’esterno dall’insegnante di educazione fisica e che le maestre dovevano controllare che nessun bambino si avvicinasse!!!!! Affermazioni che ci lasciano perplessi. Il dirigente sa che tutti gli spazi del cortile dovevano essere agibili compreso l’angolo dove era appoggiato il tavolo e scaricare la colpa alle maestre è sicuramente un’assurdità. Ci sono gravi responsabilità, come riportato anche dall’assessore del terzo municipio Paola Ilari, che ha garantito che qualcuno dovrà risponderne. Ci si consenta infine un legittimo appunto di critica alle istituzioni. La dirigente Battisti al momento dell’incidente era nel plesso scolastico Torricelli a Primavalle, dove è anche lì dirigente con una succursale. Allora ci si domanda: come può una funzionaria scolastica sovraintendere a 5 scuole (lei è dirigente dell’Istituto comprensivo Valle Scrivia) di cui due all’altro capo della città e seguirle adeguatamente? Se la gente non fa più figli è anche colpa di affidarli ad una scuola pubblica che affonda nella burocrazia ed in cui gli alunni sono solo numeri. Intanto però quel che conta di più è che Gabriele, seguito amorevolmente dai suoi genitori, nonostante tutto, stia meglio e affronta con coraggio il suo infortunio anche se non rivedrà i suoi amichetti e le maestre fino al temine dell’anno scolastico.