Dal 25 al 26 Febbraio 2024, per la seconda volta a Roma ma ormai giunto alla sua tredicesima edizione, l’evento “Vini da terre estreme”.
L’obiettivo è, come al solito, quello di comunicare, valorizzandola, l’opera eroica di viticoltori che a dispetto di zone poco conosciute, al di fuori delle usuali rotte enoiche, in territori impervi ed inospitali, hanno saputo, nel corso dei secoli, portare avanti la cultura della vite e del vino in avamposti dell’agricoltura spesso letteralmente strappati alla montagna o al mare.
Quale miglior vetrina della nostra Città quindi, (il tour ha già toccato nelle precedenti tappe Matera e Treviso), per promuovere ad un pubblico ampio ed internazionale questi prodotti sicuramente unici nel loro genere ed assolutamente peculiari nella loro ideazione e realizzazione? Vini, quelli presentati all’interno della manifestazione, che, nel loro essere “estremi”, si differenziano da tanti altri prodotti internazionali, omologati nel gusto e nelle modalità di produzione, figli della globalizzazione che imperversa anche nel mondo dell’enologia.
Vignaioli con storie e tradizioni “resistenti” da tramandare attraverso le loro bottiglie (spesso produzioni limitate a qualche migliaio di pezzi) e far conoscere al di fuori dei territori di provenienza.
Appuntamento oggi, domenica e lunedì dalle 11 alle 19,30 presso l’Hotel Palatino di Roma, a due passi dal Colosseo, per essere, vicini alla Storia, insieme ai frutti di una agricoltura con origini e tradizioni ugualmente secolari.
[di Paolo Flamini]
