ACEA, SU VIALE ADRIATICO ORA DICCI LA VERITA’!

Ott 22, 2022 | News

Qualche anno fa Terna, la societa’ che distribuisce l’alta tensione in Italia, ha effettuato scavi per la posa dei cavi. I lavori hanno bloccato la viabilita’ per molte settimane e durante gli stessi a Piazzale Adriatico sono venuti alla luce reperti medioevali che La Quarta allora documentò. Nel 2018 AretI, la costola Acea che distribuisce la media e bassa tensione, nel quadrante compreso fra Viale Adriatico, via Stelvio, viale Carnaro e Piazza Montebaldo, con interessamento di tutte le vie all’interno, via Spluga, via Peralba ecc, doveva riammodernare gli impianti con la sostituzione dei cavi elettrici di rame in luogo dei vecchi ormai usurati e pericolosi, collegati all’interno dei palazzi delle strade coinvolte. Per un lungo periodo i lavori procedettero fino al 2020 con la posa in opera finale di un costoso pavimento in basalto sui marciapiedi. Fin qui tutto a posto, ma se oggi percorrete i marciapiedi di viale Adriatico in corrispondenza degli sportelli Acea, all’interno dei quali venivano collegati i nuovi cavi, il pavimento subisce un’interruzione con una striscia di cemento grezzo. Ma non finisce qui oltre al danno di un arredo urbano incompleto, si rincorrono voci che i nuovi cavi non sarebbero stati sostituiti e ricollegati, sia ai contatori esterni alle abitazioni, sia interni agli appartamenti, voci messe in risalto anche dalla preoccupazione del Municipio di affrettare i tempi per la risistemazione delle strade coinvolte . Areti ,informando il Municipio, così interruppe temporaneamente i lavori della pavimentazione dei marciapiedi in attesa di riprendere e concludere successivamente i lavori elettrici.
Cosa che non accadde, né il municipio si è preoccupato di sapere per quale motivo Areti non abbia richiesto l ’autorizzazione di una riapertura cavi in tutti questi anni per concludere i collegamenti elettrici. Quindi i nuovi cavi da anni giacerebbero abbandonati all’interno e sarebbe rimasta collegata la vecchia rete elettrica con grave rischio di corti circuiti. Suddetti nuovi cavi di rame, che costerebbero svariate decine di euro al metro, se ciò fosse vero, sarebbero inutilizzabili, fermo restando che diventerebbero oggetto di furti di rame a cui siamo abituati (vicino al cinema Antares la cittadinanza durante i lavori ha sventato di notte un tentativo di furto dei cavi giacenti all’interno dello scavo).
Di tutto questo abbiamo informato il presidente del municipio Marchionne, perchè contattasse Acea/Areti per fare chiarezza e rassicurare sulla posa e collegamento avvenuto dei nuovi cavi in luogo dei vecchi e una volta accertato ciò con un sopralluogo tecnico, prendesse anche l’iniziativa attraverso l’Ufficio tecnico municipale di richiedere ad Acea il completamento della pavimentazione dei marciapiedi.
Nel frattempo restano molti interrogativi, ad esempio, non si comprende la ragione per cui il pavimento in basalto dei marciapiedi sia rimasto per anni e tutt’ora interrotto proprio di fronte agli sportelli Acea, ma soprattutto perché non si è avuta notizia dei collegamenti ai contatori dei nuovi cavi nei condomini, visto che gli amministratori potevano ricevere un contributo da parte di Arera dell’ordine di 250 euro ad inquilino una volta completato l’impianto.
Attendiamo notizie, ma se cio’ fosse, si tratterebbe di un danno economico di qualche milione di euro proprio in questo momento in cui l’energia elettrica è schizzata alle stelle.