FB HA CENSURATO QUESTO MIO POST: ANNI 2000. GENERAZIONI EVAPORATE NEL CYBERMONDO, DITTATURA DEL PRESENTE E FINE DELLA STORIA.

Nov 26, 2022 | News

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Questo intervento censorio sulla mia pagina Fb non fa che confermare il senso del mio post.
ANNI 2000. GENERAZIONI EVAPORATE NEL CYBERMONDO, DITTATURA DEL PRESENTE E FINE DELLA STORIA.
Certo il pianeta non è stato invaso dagli alieni, distrutto da una guerra atomica, spopolato da una pandemia mortale, disintegrato da una caduta di mega meteoriti.
Ma qualcosa è accaduto e non ce ne siamo accorti.
Abbiamo lasciato che succedesse, anzi l’abbiamo provocata noi.
Il tempo della storia è finito. Le epoche prodotte da mutazioni naturali, da rivoluzioni sociali, filosofiche, culturali sono diventate un succedersi di presenti scanditi dai media. La natura, da soggetto modificante è stata trasformata in oggetto modificato. Non le rimane che rispondere all’insulto subito, con azioni violente e scomposte, autodistruggendosi, quasi nell’estremo bisogno di fare finalmente eutanasia di se’ stessa. Ogni spirito di cambiamento, viene frustrato, omogenizzato e omologato dal grande fratello invisibile ma presente nei gangli del potere mondiale, nel suo castello inespugnabile, circondato da un fossato chiamato democrazia, ma nel cui interno sono ben protetti i dominanti dell’economia e della finanza, che gettano dalle loro torri d’avorio, caramelle telematiche ai teen agers, illudendoli di maneggiare il mondo ma lasciando loro solo la consapevolezza di essere punti nella folla, localizzati e controllati.
Così il mondo va morendo, facendosi annientare da chi testardamente e abusivamente lo occupa, lo domina e lo modifica, con la pretesa di esserne ormai re incontrastato .
Ma in questa folle corsa non si accorge di essere esso stesso vittima di una mutazione antropologica inarrestabile che finisce per inchiodare nel presente per poi disperdere la sua linfa primaria, quella piu’ forte e viva. Le nuove generazioni, anestesizzate, incapaci d’immaginare un loro futuro, un mondo nuovo che non sia una ripetizione del vecchio, già predisposto , senza la passione e la fantasia dei protagonisti, esposte sempre piu’ all’edonismo, al narcisismo, alla frustrazione, alla noia, alla violenza, alla solitudine, con le ali tarpate e come diceva Gaber, senza neanche più l’intenzione del volo.
Provate a chiedere ai vostri ragazzi “Come ti immagini da vecchio?”. Se non ti risponderà con un “Boh!!”, forse rimarrà in silenzio, ma dentro di sè penserà “Ah, è vero… esiste pure la vecchiaia!”
Forse come De Niro in “C’era una volta l’America” si abbandonava in una fumeria d’oppio, egli si rifugerà nel nuovo “metaverso”