La metro D, progettata nel 2007, da Talenti alla Magliana viene resuscitata dal Campidoglio. La solita annunciopoli?
Presentata in grande spolvero con la linea B1 da Romametropolitane, la cosidetta linea Gialla in tutti questi anni è rimasta chiusa in un cassetto. Ora dopo la realizzazione della linea C e della B1, secondo le previsioni del Nuovo Piano Regolatore Generale di Roma la rete delle metropolitane potrebbe essere completata con la realizzazione della linea D, che collega la città storica, a nord, con i quartieri Talenti, Montesacro e Salario e, a sud, con Trastevere, San Paolo, Marconi, Magliana ed EUR.
Il tracciato ha origine a piazzale dell’Agricoltura, nel cuore dell’EUR. Dopo aver realizzato la corrispondenza con la linea B e la ferrovia Roma-Lido, la linea D oltrepassa il Tevere e si dirige verso nord per attraversare il quartiere di Magliana Nuova, poi sottopassa di nuovo – e per due volte – il Tevere, all’altezza di lungotevere Dante, e prosegue lungo la direttrice di viale Marconi (tra ponte Marconi e piazzale della Radio) fino alla stazione di Trastevere, dove scambia con i servizi ferroviari regionali e con quello per l’aeroporto. Dopo aver attraversato il quartiere di Trastevere, procedendo verso nord, la linea sottopassa ancora il fiume all’altezza dell’isola Tiberina, quindi prosegue verso nord-est, per scambiare con la linea C e successivamente con la linea A dopo aver servito l’area centrale con una nuova stazione nei pressi di piazza San Silvestro. Superate le Mura Aureliane, la linea attraversa il quartiere Trieste-Salario e l’Aniene, per proseguire poi verso est su via dei Prati Fiscali e viale Jonio, terminando nel quartiere Talenti.
L’approvazione definitiva del Nuovo Piano Regolatore Generale ha introdotto inoltre un prolungamento della linea porta il capolinea sud fino a via di Grotta Perfetta passando per via del Tintoretto. Ma si sa dal progetto alla cantierizzazione il passo è ancora lungo e non privo d’insidie. Il tracciato della linea D andrebbe ad impattare con la realizzazione del nuovo anello ferroviario nel nodo dei Prati Fiscali, che per anni sarebbero sequestrati dai lavori, una mazzata per residenti e tessuto commerciale locale. Una nuova fake cittadina? Per molti un timore ma per altri una speranza che sia tale?