Per una volta, sembra incredibile, eccoci a parlare di un percorso ciclopedonale che ci piace. E ci piace non a caso, perché a differenza di tutti quelli a cui ci hanno abituato questa amministrazione e la precedente, è un lavoro pensato e ben fatto. E soprattutto di cui c’era davvero bisogno.
Si tratta di quello che sarebbe bello poter ribattezzare Lunganiene Tirreno, ovverosia quell’esteso ed ampio marciapiede che da piazza Conca d’Oro raggiunge corso Sempione costeggiando il fiume. Un tratto che fino a pochissimo tempo fa versava in condizioni pietose e che oggi invece ci regala un belvedere verde con tanto di nuova balaustra per affacciarsi e panchine per godersi il panorama naturale. Un vero e proprio piccolo boulevard, come quelli che fiancheggiano il Tevere, la Senna e gli altri grandi corsi d’acqua delle capitali europee.
Inaugurato in pompa magna in questi giorni, alla presenza del Presidente del Municipio Paolo Marchionne, dell’assessore all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi, e della Giunta del Municipio al completo, nonché di chi ha concretamente e molto più di tali organi politici contribuito al risanamento dell’area, vale a dire un amico del mensile La Quarta come il Coordinatore della Protezione Civile a Cavallo Carmine Verticchio, e i volontari di Retake tra cui Emanuela Fiorenza.
L’inaugurazione della nuova passeggiata vista fiume è stata l’occasione per far visitare alle istituzioni anche il Sentiero Parenzio lungo la golena opposta, di cui vi abbiamo parlato in passato, e che ha lasciato tutti a bocca aperta.
L’unica nota stonata su cui ci permettiamo di puntare il dito, le condizioni in cui versa il Ponte delle Valli, importante collegamento tra i due percorsi e frequentato a piedi anche da bambini per la presenza di un famoso parco giochi con ruota panoramica; l’asfalto sconnesso sia lungo la carreggiata che sulle banchine laterali, l’erba alta finanche sul salvagente spartitraffico, striscioni arancioni di lavori in corso risalenti probabilmente ai tempi di Re Anco Marzio, bottiglie rotte, immondizia e quant’altro.
Speriamo almeno che l’instaurazione di quest’inedito itinerario ciclopedonale sia l’inizio di una bella storia di riqualificazione dell’intero quartiere. E chissà, magari di tutta la città.
Fabrizio Ciofani.