LUGANA, ARMONIE SENZA TEMPO

Set 18, 2022 | Cultura

Tra le prime istituite nel nostro Paese, la D.O.C. Lugana, tramite il Consorzio Tutela Lugana, ha presentato a Roma “Armonie Senza Tempo”, evento tenutosi giovedì scorso, 15 settembre a Villa Piccolomini, con una degustazione nella quale circa quaranta produttori hanno svelato ad un pubblico di appassionati ed operatori del settore, tutte le sfumature di cui questo vino è capace.

La denominazione Lugana interessa cinque comuni a cavallo tra la provincia di Brescia e quella di Verona (Desenzano, Lonato, Sirmione, Pozzolengo e Peschiera) nel territorio del lago di Garda, il più grande lago italiano per dimensioni. Cinque anche le tipologie racchiuse nella D.O.C., ovvero Lugana Spumante, Lugana, Lugana Superiore, Lugana Riserva ed infine Vendemmia Tardiva.

Lugana

Tutti i vini presentati, seppur declinati nelle caratteristiche delle singole cantine, hanno mostrato i tratti comuni tipici del vitigno Turbiana, rivelando una intrigante acidità sorretta da una piacevole spalla alcolica, che rende questi vini estremamente versatili nella scelta degli abbinamenti gastronomici.

Con una commercializzazione che per il 70% è, ad oggi, volta verso il mercato straniero, il Lugana si propone come uno dei possibili vini bianchi outsider del futuro mercato nazionale, seguendo i successi di un vitigno come il Verdicchio che, per molti aspetti lo ricorda come caratteristiche e potenzialità fino a qualche anno fa, ancora inespresse.

A precedere l’apertura dei banchi d’assaggio una Masterclass, “Immediatezza e longevità”, condotta dal giornalista Daniele Cernilli della testata Doctor Wine, affiancato da Fabio Zenato, Presidente del Consorzio, in cui sono state proposte cinque annate in commercio e cinque vecchie annate di dieci diversi produttori, bottiglie che hanno mostrato come il Lugana possa spaziare dalla piacevolezza di un vino di pronta beva evolvendo negli anni in complessità che ben giustificano la possibilità di invecchiamento.

[di Paolo Flamini]