Occupazione studentesca in sedici istituti romani

Giu 28, 2022 | Scuola

’Iniziativa è partita da quattro licei del nostro territorio.

 

Come un’ onda imprevista e travolgente, tutto e’ iniziato all’alba dello scorso lunedì 22 Novembre, in 4 licei del nostro territorio, Orazio, Nomentano, Archimede-Pacinotti, Aristofane ed, in centro città, nell’Istituto di via dell’Arco del Monte, quando gruppi di studenti, appartenenti al Comitato Studentesco,hanno fatto irruzione nei locali interni ed hanno occupato i loro rispettivi Istituti di appartenenza.

La protesta si è allargata immediatamente in altri licei della Capitale, al punto che il mercoledì seguente, ben 16 Istituti hanno aderito all’ occupazione.

In tale contesto e’ iniziato il confronto tra i rappresentanti del Comitato Studentesco e la Dirigenza dei vari licei in argomento, i primi impegnati a rappresentare le ragioni che hanno portato a tale protesta ed i secondi ad evidenziare i motivi legislativi, organizzativi, logistici e sanitari volti a far fronte e proibire tale imprevista occupazione da parte degli stessi studenti.

Le principali ragioni addotte dal Comitato studentesco, che nella manifestazione ha rispettato e fatto rispettare le norme emanate in materia di COVID, si possono riassumere nelle seguenti richieste:

  • piu’ investimenti nell’edilizia scolastica, nella digitalizzazione, nell’aumento del personale, nella realizzazione di una scuola aperta anche il pomeriggio con spazi a disposizione per la socialità, per lo studio, per corsi extra curriculari e sportelli di ascolto gratuiti e di supporto psicologico;
  • un sistema di valutazionee di bocciatura che tenga conto delle differenze tra studente e studente, in relazione al percorso di ognuno ed alle disuguaglianze sociali.

Le Dirigenze dei singoli istituti hanno tutte mantenuto una posizione critica nei confronti dell’iniziativa. Quest’ultima, ritenuta passibile di denuncia per interruzione di pubblico servizio. In alcuni istituti e’ stato proposto di attuare la DAD (didattica a distanza) per sopperire a possibili ritardi nel programma annuale, senza ottenere però utili risultati.

Il Comitato studentesco, dopo vari dibattiti (sulla violenza sulle donne, sulla sessuologia, sulla liberta’ dei popoli ecc.) ed iniziative didattiche, musicali e sportive svoltesi nell’interno degli Istituti, con la presenza anche di esperti esterni, ha proclamato la fine della manifestazione nella mattinata odierna, anche per permettere la sanificazione degli ambienti occupati.

Abbiamo chiesto ad alcuni genitori degli studenti occupanti, un parere sull’iniziativa. Le risposte date sono state differenti tra  i non favorevoli ed i favorevoli. Questi ultimi hanno motivato il loro giudizio affermando che la crescita di una Nazione è molto legata al mondo della scuola ed ai quadri che essa forma per il suo sviluppo industriale, economico, sanitario, sociale e democratico e per questo le reali criticita’ lamentate dagli studenti, devono essere sempre valutate nella loro giusta dimensione.

[di Claudio Camillo]