Nessuna magia è stata alla fine possibile contro il suo male incurabile per il popolare illusionista scomparso in questi giorni. Aveva 81 anni e abitava e frequentava il Nuovo Salario.
Giulia de Cataldo
Tony Binarelli lo potevi incontrare al Papero Giallo di Via Vaglia a fare la spesa o da Gipsy bar a fare la sua colazione mattutina dove scherzosamente qualche cliente era uso chiedergli se poteva, con la sua solita abilità di mago, fargli moltiplicare il suo conto in banca. E Tony si prestava al gioco con il suo solito sorriso. Nato a Roma, Pseudonimo di Antonio Binarelli, subito si dedica al mondo della cartomagia e dell’illusionismo. Fa la gavetta e nel giro di pochi anni si ritrova già al debutto da professionista, nel ruolo di se stesso, in uno sceneggiato della Rai, “Serata al Gatto Nero”. È il 1972: l’ascesa. La popolarità definitiva la conquista due anni più tardi, quando farà parte del primo storico triennio di Domenica In, insieme a Corrado. Diventa consulente per il Teatro Sistina di Roma. Sotto la sue egida, numerosi spettacoli teatrali aiutando giovani generazioni di maghi e artisti. . Dal 1991 al 1995 è l’unico prestigiatore di Buona Domenica, la trasmissione della domenica di Canale 5. Non tutti sapevano che Tony Binarelli “prestò” le mani a Terence Hill nel film “…continuavano a chiamarlo Trinità”. Nella sequenza del mescolamento delle carte, le mani erano sue. Durante una festa da amici aveva conosciuto Marina Perin, sua futura moglie a cui inviamo le nostre sentite condoglianze. Temeva la malattia poiché lo stava privando del suo potere mentale e della sua fantastica manualita’. Addio grande mago….ma portati le carte. Sai, lassù non si sa mai. Puoi stupire perfino i santi abituati ai miracoli.
